Confluenza Fiume Oglio - Torrente Rabbia

Progetto relativo al riassetto idraulico del tratto di Fiume Oglio a monte e valle della confluenza con il Torrente Rabbia

Descrizione lavoro

Lo studio geologico e geomeccanico è stato condotto a supporto del progetto di realizzazione della CICLABILE DEL LAGO DI GARDA, nel punto più panoramico e suggestivo del Lago di Garda ovvero il tratto tra Limone sul Garda e Tremosine, dove sono presenti falesie in roccia di altezza di 300 m con possibilità di crollo di singoli massi del volume di 4 mc e crolli in roccia di volume superiore ai 10.000 mc. La ciclabile è prevista a sbalzo sul lago ancorata alle pareti rocciose. Lo studio è stato espletato con calate in roccia lungo le pareti rocciose e la caratterizzazione geologica, geotecnica e geomeccanica degli ammassi rocciosi al fine di identificare le opere di messa in sicurezza e le caratteristiche degli ammassi rocciosi per l’ancoraggio delle strutture. Sono state previste Gallerie Paramassi, Barriere Elastoplatstiche ad elevato assorbimento di energia (da 5.000 a 10.000 KJ). L’importo delle opere è di circa 9,000,000 € e comprende la realizzazione della struttura metallica ancorata (Larghezza 3 m) e delle opere di difesa dalla caduta massi . Il livello progettuale è definitivo ed esecutivo.

ANALISI  DELLE CRITICITA’ E INDAGINI IN SITO

Ogni progetto di carattere idraulico deve essere preceduto da attente analisi e indagini sulla morfologia fluviale e torrentizia nonché sull’idrologia. Nel caso specifico, l’evoluzione storica della conoide del T.Tabbia alla confluenza con il F.Oglio, ha guidato le proposte e la progettualità dell’intervento. Aver indagato le profondità dei depositi e la dinamica di trasporto del Torrente Rabbia, ha consentito infatti di ipotizzare l’eliminazione del tomo di protezione della S.S. 42 realizzato in somma urgenza e ribassare il letto dell’alveo dell’Oglio, sino al piede delle murature storiche della statale che erano state ricoperte da detriti dal 1960 (si vedano foto storiche a lato riportate). La situazione è inoltre complicata oltre che dal trasporto solido delle colate detritiche, anche dalla presenza della Frana di Pal (Volume di circa 10 M di mc)  di cui si è studiata la dinamica e la modellazione. Per questa frana è stato infatti eseguito, dallo scrivente e dal Porf. Griffini, nell’anno 2012, il modello di instabilita’ nonché il modello di trasporto delle colate detritiche del T.Rabbia.

MODELLAZIONE  GEOLOGICA

La modellazione geologica in un contesto idrodinamico è fondamentale per definire la profondità di erosione di fondo e la possibile azione di erosione laterale che di fatto sono il motore del cambiamento dell’assetto idraulico. È quindi importante, nel MODELLO GEOLOGICO (così come definito nella NTC 2018), rappresentare in modo corretto i rapporti stratigrafici, la continuità dei litotipi, la presenza del substrato roccioso (che condiziona in modo importante l’evoluzione dell’asta e lo spostamento delle sponde) e la geometria del problema. In tal caso il MODELLO GEOLOGICO è stato espresso attraverso sezioni geologiche di dettaglio che hanno ricostruito anche i volumi dei processi idrologici di colata e trasporto solido. La giusta interazione tra questi fondamentali aspetti di dinamica geologica e la progettazione, rappresenta garanzia di ottenere un corretto approccio e risposta del progetto alle complicate dinamiche di carattere idraulico.